Il destino del lupo (2023) di Roberto Martellino

PIATTOWEB_MartellinoUna comunità del Nord Italia viene sconvolta dalla scomparsa di alcuni bambini, un killer misterioso si aggira tra le montagne: alle sue costole il commissario Proietti, ossessionato da un passato quasi sepolto e in preda a visioni oniriche, il suo collega e vice commissario Tschanz, dal temperamento irascibile ma affidabile una task force via via sempre più impegnata. Tra false piste, presunti colpevoli incriminati e un provvidenziale aiuto Sioux la verità verrà a galla sconvolgendo la vita dei protagonisti.

Riprendo in mano le pagine di questo spazio, non solo per assecondare le insistenti richieste del mio partner Gc, ma perché ho avuto il piacere di essere uno dei primi a leggere la bozza iniziale di questo romanzo e perché no, l’idea di parlare di un romanzo scritto da qualcuno che conosci da una vita potrebbe essere un buon motivo per rimettermi a scrivere. Si tratta quindi dell’opera prima di un mio caro amico di infanzia, la cui amicizia fatta di serate cinema e lunghe chiacchierate su cinema thriller e non solo si è protratta fino agli ormai 40 anni compiuti e fino alla presentazione fatta di fronte ad amici e parenti la scorsa settimana, evento in cui l’autore mi ha coinvolto in un momento particolare della mia vita (e per questo lo ringrazierò sempre). Roberto si è cimentato col noir/thriller all’italiana confezionando un romanzo asciutto, molto diretto, debitore dei maestri del genere cui appartiene ma molto sicuro di sé. La prima impressione che ho avuto leggendo la bozza ormai più di un anno fa è stata di un’opera nata già risoluta: la costruzione dei dialoghi, le introduzioni nei vari cambi di scena, le caratteristiche dei protagonisti, c’era molta convinzione e abilità  nel maneggiare i tòpoi del genere a cui si ispirava. Generalmente io amo i testi che abbiano uno stile particolare, una forma che spesso sovrasti il contenuto, ma qui mi sono semplicemente lasciato trasportare dalla storia e dall’indagine, i colpi di scena arrivano al punto giusto e come punti di riferimento delineano uno spazio sicuro in cui il lettore appassionato di genere si può tranquillamente lasciare andare alla lettura. Considerando che l’autore non frequenta l’ambiente delle forze dell’ordine, va detto che le parti relative alle indagini e alle figure coinvolte sono molto curate e denotano un approfondimento di un certo livello, così come anche quelle relative alla psicologia e alle devianze. Interessante anche l’elemento Sioux, a primo impatto la cosa meno probabile da leggere forse in un romanzo del genere, ma tutto fila nella costruzione e spiega anche la scelta di Roberto di optare per un’ambientazione distante dalla nostra area geografica..ma qui si rischia di spoilerare. Non vado oltre nella descrizione, un po’ per la mia solita abitudine di essere sintetico e un po’ perché spero di aver stimolato un po’ di curiosità nei confronti di qualcuno che spero vivamente possa avere un futuro come autore.

Consiglio quindi la lettura agli appassionati del genere, a chi ama divorare una storia avvincente ma familiare nella struttura, a chi si diverte a seguire le tracce del colpevole o a chi come me, non ci azzecca mai e adora essere vittima dei colpi di scena.

Il romanzo per qualche giorno è ancora acquistabile solo online sul sito della casa editrice qui  poi da dicembre sarà fisicamente in tutte le librerie.

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