Jules e Jim (1953) di Henri-Pierre Roché

4f45eb1df64d94a42777884584b29cb5_w190_h_mw_mhIl libro ci presenta Jim, francese, e Jules, austriaco, due amici,impegnati nella letteratura nei quartieri intellettuali di Parigi: tra loro amano parlare ore del loro lavoro, di arte, di romanzi, di cultura a tutto tondo e in tutto ciò frequentano anche le stesse donne. Jim, più sicuro di sè, riesce sempre a concludere laddove Jules fallisce, questo avvicendarsi con le stesse donne avrà una pausa con l’arrivo della bella Kathe, austriaca come Jules e dalla personalità dirompente e fuori dalle righe. Jules si innamorerà subito di lei e Jim, dopo essersi fatto da parte per permettere all’amico di sposarsi, dopo la prima guerra mondiale tornerà nella vita della coppia per vivere, col consenso dello stesso Jules, un amore passionale e assurdo con la stessa Kathe.
Wikipedia mi informa della profonda natura autobiografica del romanzo, le vicende riguardano l’autore, lo scrittore e suo amico Franz Helles e l’artista Helen Grund: dopo aver raccolto per anni appunti su quanto accadeva, l’autore pubblicò questo romanzo che divenne poi film anni dopo per mano di Trouffaut. Quello che sulla carta sembra un romanzo di formazione, tra cultura e tante avventure amorose, è in realtà il racconto di una profonda amicizia tra i due: il fatto di aver anche condiviso la stessa donna fondamentale ed aver anche in questo caso rafforzato il loro rapporto ne è la prova. Leggiamo dei turbamenti di Jim, degli sforzi fatti per costruire con Kathe un rapporto duraturo, ma quello che secondo me è importante è come per la riuscita delle storie d’amore (prima Jules&Kathe e poi Jim&Kathe) sia fondamentale la presenza dei tre elementi e quindi del grande e maturo rapporto tra i due amici intellettuali. Nonostante il finale piuttosto epico e tragico, mentre leggevo le disavventure dei tre, sognavo un po’ quel mondo fatto d’arte e discorsi elevati, quel continuo spostarsi da un posto all’altro e dedicarsi alle proprie ispirazioni e pensavo alla vera amicizia, quella duratura, quella non convenzionale che così di rado ci capita di vivere.  Molto interessante è il personaggio di Kathe: ambigua, da subito consapevole dell’ascendente sui due uomini, vive la vita al massimo delle proprie possibilità, irruenta nel vendicarsi dei torti, madre esuberante e artista inaspettata, è il perfetto elemento scatenante delle vicende, il suo “tuffo nella Senna” ne è l’emblema.cover1300

Vidi l’omonimo film parecchi anni fa, la mia passione per il cinema era ancora agli inizi, ma ricordo la delicatezza del racconto di Trouffaut, uno splendido bianco e nero ed una storia affascinante. Ho ritrovato nel libro la stessa atmosfera, complice una scrittura molto semplice, diretta e una narrazione che mi ha appunto ricordato quella della voce fuori campo nel film. Una lettura consigliata.

“Per vent’anni Jim e lui non s’erano mai urtati. Prendevano atto con tenerezza delle loro divergenze. Capita in amore?”

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